Manifesto in 10 punti

1.Il Piano Strategico: lo strumento per la ripartenza

Il Piano Strategico Metropolitano (PSM) è uno strumento fondativo della città Metropolitana di Bari che si è evoluto nel tempo in modo iterativo e mai conclusivo, un laboratorio permanente impegnato nell’elaborazione di nuove visioni di futuro sincronizzate con le grandi sfide del futuro e che ci impone ora il confronto con uno scenario globale profondamente modificato dal COVID19. Il PSM si pone, ora, l’obiettivo di costruire strategie basate su misure sistemiche di lunga gittata concettuale, atte a rispondere alla crisi pandemica che ispirandosi all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e al NEXTGENERATION EU, a innescare la ripartenza e a supportare la ripresa fino almeno al 2030.

2.La Città Metropolitana è i suoi Sindaci

Istituita dalla Legge n. 56 del 7 aprile 2014 col preciso obiettivo di curare lo sviluppo strategico del territorio metropolitano, La Città Metropolitana di Bari lavorerà per consolidare il proprio ruolo nel governo del territorio di area vasta a servizio dei comuni e delle comunità dell’area metropolitana. A questo scopo ampia rilevanza è data al ruolo dei 41 Sindaci, chiamati a imbastire un continuo e proficuo dialogo tra le identità e le istanze locali che rappresentano, e tra queste e i livelli di governo sovraordinati (Regione e Stato). Il loro compito è quello di definire nuovi campi di azione e competenza sui quali la Città Metropolitana, in continuità coi processi in corso, potrebbe fruttuosamente realizzare la sua missione.

3.Governance orizzontale: co-pianifichiamo e co-progettiamo il nostro futuro

La Città Metropolitana di Bari intende dotarsi di una governance condivisa e ispirata a principi di forte orizzontalità. Si pone così come coordinatrice di una rete di 41 comuni di pari dignità, il cui scopo è consolidare una coesione del territorio di area vasta basata su un processo di copianificazione e coprogettazione non competitiva, strutturata piuttosto sulla reciproca valorizzazione di differenze e specificità. In un’ottica di compensazione, complementarità e interoperabilità di infrastrutture e sistemi urbani, si riducono i divari di sviluppo e opportunità tra centri e periferie, tra aree costiere e interne, tra ambiti urbani e rurali.

4.Insieme con il Partenariato Economico-Sociale

Il Partenariato Economico-Sociale è parte integrante e attiva del processo di pianificazione strategica in quanto le azioni e i progetti del Piano Strategico devono essere anche espressione dei settori produttivi e socioeconomici del territorio. Il Partenariato Economico-Sociale e i 41 sindaci attiveranno percorsi di condivisione di idee, proposte e progetti che possano contribuire alla crescita sociale, economica e culturale della Città Metropolitana.

5.La rete della Ricerca per esaltare lo spirito innovativo del Piano Strategico

La Città Metropolitana – insieme alle Istituzioni di area vasta – collabora con il mondo della Università e della Ricerca sia pubblica che privata, per garantire innovatività al processo di pianificazione e progettazione. Si consolida così il principio della “Tripla Elica”, oggi considerato pilastro imprescindibile dell’innovazione e della creatività nelle principali istituzioni a livello globale. Enti di ricerca e imprese private sono quindi chiamate a rilanciare e aggiornare le ambizioni di sviluppo del territorio e, attraverso i patrimoni di conoscenze, competenze e relazioni che rappresentano, a garantire l’efficacia e l’innovatività delle politiche disegnate.

6.Un processo partecipato incardinato sulle giovani generazioni

Sin dalla sua costituzione, il modello di governance metropolitana è imperniato su una decisiva componente partecipativa, ispirata ai principi di trasparenza e condivisione. Il coinvolgimento diretto delle comunità locali punta a migliorare progressivamente la coesione sociale e identitaria, il dialogo politico, la cura del territorio e l’efficacia delle misure implementate. In quest’ottica le nuove generazioni sono il cuore dell’intero processo, chiamate a stimolare gli indirizzi e le azioni del Piano Strategico con un ruolo attivo e di progressivo protagonismo in un percorso partecipato proiettato al futuro

7.Ripartiamo dagli 11 assi strategici del patto per Bari Metropolitana

Il Piano Strategico Metropolitano, in continuità con quanto stabilito nei sindaci nel Patto per Bari, si compone di 11 assi necessari ad interpretare le dinamiche evolutive del territorio e coordinati da un intervento trasversale per la definizione di una Governance multilivello.

1. Agenda digitale;
2. Mobilità sostenibile;
3. Attrattori naturali e culturali;
4. Istruzione, Lavoro e Innovazione sociale;
5. Housing sociale e Inclusione attiva;
6. Waterfront metropolitano ed Economia del mare;
7. Rigenerazione urbana e sociale delle periferie;
8. Riqualificazione urbana e sociale dei centri Storici;
9. Agricoltura 4.0;
10. Energia sostenibile e cambiamenti climatici;
11. Industria 4.0

8.Le 3 Priorità Trasversali

Agli 11 assi strategici sono affiancate 3 Priorità Trasversali che, secondo un approccio affine al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, individuano le sfide-chiave connesse allo sviluppo del Piano Strategico e al raggiungimento degli obiettivi del governo metropolitano.

Le priorità sono identificate in:

1.Pari opportunità generazionali
L’insieme delle misure e degli interventi volti a offrire alle giovani generazioni opportunità di crescita, formazione e lavoro e garantire loro migliori standard di qualità della vita;

2.Ecologia integrale
L’insieme delle misure e delle azioni atte a valorizzare e tutelare l’ambiente metropolitano come bene comune e luogo del “buon abitare” per tutte le comunità territoriali. Gli ecosistemi naturali e le espressioni sociali, culturali ed economiche del territorio dovranno interagire, e si dovrà porre particolare attenzione alla crisi ecologica e ai cambiamenti climatici proponendo soluzioni su scala metropolitana.

3.Capitale culturale
Il complesso delle azioni e delle politiche orientate allo sviluppo del capitale di energie, conoscenze e competenze espresse dal territorio metropolitano, anche in termini di attrattività e di relazione economica e sociale a livello europeo e globale.

9.Il Patto Etico per il lavoro

Il governo della Città Metropolitana accoglie e conferma i valori di legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori strutturando le sue azioni per il sostegno alle economie e all’occupazione. Il funzionamento delle sue strutture istituzionali è ispirato ai principi di massima trasparenza ed equità rifiutando ogni forma di sfruttamento e discriminazione. Sono considerati prioritari i principi di responsabilità sociale nei rapporti economici con il sistema delle imprese con il fine di garantire un uso trasparente, efficiente ed efficace delle risorse pubbliche. Il lavoro, in quanto principale strumento di esercizio dei diritti costituzionali, si intende al servizio dell’utilità sociale e allo scopo della promozione del benessere della collettività. In qualità di ente territoriale, la Città Metropolitana si pone quindi a garante dei suddetti valori, impegnandosi a porre in atto ogni accorgimento idoneo a garantire la tutela e la promozione occupazionale

10.La costruzione del Senso Metropolitano: una comunità di destino

Il presente Manifesto orienta quindi la condivisione di un più generale obiettivo di costruzione di un “senso metropolitano” condiviso, inteso come immaginario territoriale collettivo cui far riferimento in termini di identità, appartenenza e ambizione di sviluppo comunitario. La Città Metropolitana si pone quindi come nuova e più grande casa della propria ampia comunità e, a questo scopo, costruirà specifiche politiche di coesione e interoperabilità tra i contesti locali, nonché progetti culturali e strategie di comunicazione politica e sociale volte a consolidare in via prioritaria questo nuovo messaggio.

 

 

 

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